“Si ispira ai miei fantastici viaggi immaginari, che connettono le origini del mondo con un futuro di speranza. Alien invita ad esplorare l’inatteso, lo straordinario, rivelando l’impenetrabile”. Così Thierry Mugler racconta Alien. Trascrizione olfattiva di un “altrove sfavillante” e “dell’altro” che si cela in ciascuno di noi, Alien si reinventa e diventa Alien Flora Futura per farsi interprete di una nuova femminilità che celebra l’avvento di un mondo di luce, del miracolo della natura che rinasce e di un domani migliore. Il suo jus si racconta attraverso tre rivelazioni.
Una rivelazione “Croccante” che ne rivisita l’accordo esperidato con i sentori della mano di Buddha, un agrume dai guizzi verdi ed acquatici, esaltato da accenti di trifoglio; una rivelazione “Fiore del Futuro” dove il gelsomino lascia il posto al fiore del cactus Regina della notte dagli effluvi opulenti che fiorisce una volta all’anno al tramonto e appassisce all’alba; e una rivelazione “Voluttuosa” con l’ambra bianca originaria che si fonde con le note del legno di sandalo. A racchiuderlo l’iconico scrigno-talismano ma in cristallo rosa-aranciato, che evoca il cielo all’alba, preludio di un nuovo giorno.
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