Bologna Fiere, Unipro, Cosmoprof di tutto e in clamorosa anteprima

Unipro diventa Cosmetica Italia

21-06-2013 L’Assemblea dei soci che si è riunita il 19 giugno presso la Triennale di Milano ha deliberato, nella sua parte straordinaria, il passaggio del nome dell’Associazione da UNIPRO a COSMETICA ITALIA. La revisione del naming era prevista dal programma triennale della Presidenza per migliorare la percezione del livello di standing e di reputazione del settore cosmetico e della sua associazione nazionale di rappresentanza. «Negli ultimi dieci anni – fa sapere il presidente Fabio Rossello – Unipro ha cambiato la sua identità, ridefinito le sue strategie e i suoi obiettivi: inizialmente centrata sugli aspetti tecnico normativi è diventata un’associazione di rappresentanza dell’industria italiana a tutto campo. L’incremento della quota di mercato in Europa, lo sviluppo dell’internazionalizzazione, la crescita della qualità della comunicazione e dell’attrattiva degli eventi, l’autorevolezza delle analisi del Centro Studi e la professionalità nello svolgimento delle attività di Public Affairs sono il segno più evidente e riconosciuto della metamorfosi compiuta». È stato, quindi, necessario riflettere e confrontarsi sulla necessità di rispecchiare la nuova realtà associativa in un’identità più facilmente comprensibile perché chiaramente evocativa del settore cosmetico. Un’ampia consultazione della base associativa ha verificato la coerenza della proposta di COSMETICA ITALIA considerandola il nome capace di proiettare con efficacia tanti cambiamenti positivi intervenuti dal 1967, anno in cui l’Associazione fu fondata come Unione nazionale industrie di profumeria, cosmesi, saponi da toeletta e affini. Nei prossimi mesi si assisterà alla metamorfosi che porterà, anche graficamente, all’identificazione della rappresentanza delle imprese cosmetiche in COSMETICA ITALIA – associazione nazionale imprese cosmetiche.

Il mercato cosmetico tiene

21-12-2011 Rassicuranti conclusioni alla conferenza stampa di Unipro: la crisi non sembra piegare l’andamento positivo del mercato cosmetico che chiude con 9.300 milioni di euro e una crescita di un punto percentuale. E la previsione per il 2912 annuncia una crescita del 6% toccando i 9.600 milioni di euro. Quanto alla profumeria confortante il positivo 1,2% di fine 2011 con altrettanto lusinghiera la previsione relativa al primo semestre del 2012: + 1,5%. Sostanziale tenuta di ogni comparto, erboristeria, farmacia, grande distribuzione, estetica, con flessione di un meno 1,3% in acconciatura. Nella foto un momento della conferenza stampa di Milano, relatore Fabio Rossello, presidente Unipro.

Confortante cosmesi

18-07-2011 Un lunedì di ufficiale chiarificazione alla Terrazza Martini di Milano. Unipro, Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, tiene conferenza sulle rilevazioni congiunturali del primo semestre 2011, sottolineando con dovizia di particolari (complimenti al Centro Studi Unipro) due elementi di incoraggiante rilevanza: il settore ha consumi in tenuta sia pur con qualche flessione “in particolare”, e il successo delle esportazioni proietta a cifre di notevole esponenza il fatturato delle imprese.
“Il settore tiene, nonostante lo scenario economico sia poco confortante – ha ribadito Fabio Rossello, neoeletto presidente di Unipro – La propensione al consumo delle famiglie italiane è penalizzata da una situazione politico finanziaria ancora lontana da soluzioni che favoriscono la ripresa costante dell’economia e le aziende devono impegnarsi non poco per confermare i livelli di competitività che le esportazioni, in forte crescita, confermano da oltre 12 mesi”.
E proprio grazie alle esportazioni – esplicita il Comunicato ufficiale al termine della conferenza – attese in crescita a fine anno del 19% con un risultato prossimo ai 2.860 milioni di euro, il valore della produzione italiana di cosmetici supererà la soglia dei 9.100 milioni di euro alla fine del 2011.
C’è ancora il segno più – continua il Comunicato – nel dato preconsuntivo del mercato italiano di cosmetici, anche se gli andamenti nei canali sono poco omogenei. E infatti:
– nel professionale continua la sofferenza del canale acconciatura, 690 milioni di euro previsti a fine anno con una contrazione di un punto percentuale;
– meglio i cosmetici venduti nei centri estetici, +1,8% con un valore atteso attorno ai 270 milioni di euro;
– in rallentamento il ritmo di crescita della farmacia, +2% con un volume di vendite di 1.580  milioni di euro…
– farmacia che ha ceduto quote marginali alla profumeria, +1,8%, dopo esercizi in calo e un valore di 2.450 milioni di euro;
– prosegue l’ascesa del canale erboristeria, +5% per oltre 380 milioni di euro di valore del mercato, agevolata da opzioni di acquisto orientate al green e al naturale;
– pesa non poco la contrazione, -1,5% della GDO che con i suoi 3.700 milioni di euro copre il 40% del mercato cosmetico totale e incide non poco sulla crescita media del settore;
– i terzisti, scheletro fondamentale del sistema produttivo, segnalano buone tendenze di ripresa, +4% a fine 2011, che fanno ben sperare sugli andamenti futuri delle imprese a valle;
– in un momento stagionale in cui i solari (+3,5%), gli smalti (+4,2%) e i profumi (+2,5%) sono gli item con le dinamiche di domanda più sostenuta, gli imprenditori lamentano l’incremento dei costi delle materie prime e degli insoluti.