Non voglio fare l’Idiota in… ossequio a Miskin, il principe che Dostoevskij crede di far sparlare nel suo mitico romanzo attraverso il dire di Fedor Michajlovic. “E in che senso la bellezza salverà il mondo?” si chiede Dostoevskij in quell’arrovellarsi di frasi del suo libro, poi portate al mito per esser prese in citazione da chicchessia, non ultimo dal sottoscritto. Che ora incespicando di letteratura lontana, plaude all’annuncio del salvataggio, seppur in modo… slittamento, al 9 luglio della grandeur di premiazione del Miglior Profumo dell’Anno (Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci). Non voglio fare e nemmeno mi passo da idiota, perché questa occasione di notizia-slittamento al 9 luglio, vuol dire salvezza, la salvezza non solo della bellezza in senso lato scritta da Dostoevskij, ma del suo sunto, del cuore della bellezza, quale un profumo, il migliore di un anno, fiorito nell’universo nostro. L’universo che soffre e muore delle sue colpe d’avvenirismo, costantemente tralasciando il vero della vita e quindi della natura, per rincorrere l’inarrestabile di malcelate, assurde, invenzioni, a qualsiasi alchimia attese. Non sono un Idiota, signori Fedor! Amo la bellezza e il suo profumo, la sua ricercata natura, e credo davvero che stia per salvare il mondo. E plaudo al fare della “mia” Accademia, che del profumo è vera, geniale intesa.
È il profumo che salva il mondo!
di Luciano Parisini
Commenti