È un vero e proprio viaggio stratificato tra classico e moderno, tra passato e presente, per raccontare la classicità attraverso la lente del design contemporaneo, “Fornasetti Theatrum Mundi”, ospitata all’interno del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma e parte di “Rivitalizzazioni del Contemporaneo”, bando ideato in occasione di Parma 2020-21, Capitale Italiana della Cultura. “Fornasetti Theatrum Mundi” mette in dialogo le architetture e le opere della Pilotta con l’immaginario di Piero e Barnaba Fornasetti, creando un vero e proprio “teatro del mondo”, una rete di rimandi iconografici e suggestioni culturali che rivela lo statuto intellettuale degli oggetti esposti e delle immagini in mostra, rendendone visibile lo spessore e regalando universali ed emozionanti implicazioni.
Un vero e proprio “Theatrum” nel significato cinquecentesco, che declina nell’infinita varietà del mondo l’enciclopedica unitarietà del sapere a cui aspirava il classicismo, sia rinascimentale che settecentesco e, grazie alla chiave ludica di Fornasetti, anche contemporaneo. L’esposizione inizia il suo percorso con le 21 vetrine collocate all’interno della Galleria Petitot della Biblioteca Palatina. Ammirata l’infilata della Galleria dell’Incoronata, entra nel cuore del teatro Farnese, capolavoro dell’architettura seicentesca costruito nel Complesso sul modello del teatro classico, la stessa struttura architettonica da cui nasce l’idea del Theatrum Mundi formulata dal retore neoplatonico Giulio Camillo (1480-1544). L’utopia di Camillo collocava all’interno del teatro vitruviano figure e simboli disposti secondo un ordine preciso, con l’idea che questo funzionasse come una sorta di mente artificiale, attribuendo all’immaginazione la facoltà di comprendere, ricostruire e interpretare il mondo.
Questa utopia che esalta l’immaginazione in quanto capacità umana di comprendere, ricostruire e interpretare il mondo, è profondamente affine alla creatività di Fornasetti. Alle radici della sua opera, infatti, c’è un’idea del disegno che prende spunto dall’architettura, che è arte dell’analisi, dell’ordine e della misura. Contemporaneamente, gli oggetti creati dall’Atelier hanno la capacità di trasformare i luoghi in cui si trovano, introducendo nello spazio una dimensione culturale, di pensiero, sogno, immaginazione. Sul fil rouge tracciato da questa affinità e dall’idea che oggetti e immagini non siano cosa morta, ma prodotti culturali e quindi esseri parlanti, la mostra, nata in sinergia tra l’associazione Fornasetti Cult e il Complesso Monumentale della Pilotta, dissemina tra le collezioni della Pilotta centinaia di opere dell’Atelier, accompagnate da brevi testi esplicativi e da citazioni scelte di altri autori che offrono suggestioni e chiavi di lettura.
Il percorso espositivo si articola in nuclei legati ai principali temi dell’opera di Fornasetti: le rovine e l’uso del passato come frammento, l’architettura, la musica, il tema e le variazioni, il disegno, la grafica, il collezionismo, l’oggetto quotidiano e la dimensione illusionistica e onirica. “Fornasetti Theatrum Mundi” dimostra quindi la profondità e l’universalità della rigenerazione contemporanea delle forme del classicismo in un arguto contrappunto tra le invenzioni di Fornasetti e le collezioni e gli spazi di uno dei più importanti musei italiani ed europei.
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