È Giorgia, la bellezza, la gioia, la determinazione. Il Mudec, Museo delle Culture, ha voluto inchinarsi dedicandole la mostra “Tina Modotti. Donne, Messico, e Libertà”, con questa dedica: “Imprenditrice visionaria e anticonformista, persona che amava il bello dell’arte e con la quale abbiamo avuto il piacere di condividere molti progetti culturali; spirito fiero e gentile che per tanti versi ci ha ricordato Tina Modotti, e che, come Tina, ci ha lasciati troppo presto”. Questa volontà del Mudec così giusta, amorevole, ci coinvolge, ci abbraccia, ci chiude nel meraviglioso ricordo di chi ha saputo vivere immergendosi nell’immortalità. Ancora un abbraccio “principessa” Martone!
Opinions
Lei, Giorgia
Una borsa di studio in ricordo di Giorgia Martone
Accademia del Profumo, da oltre 30 anni impegnata nella divulgazione della cultura olfattiva, ricorda Giorgia Martone, talentuosa ed eclettica imprenditrice nel mondo della profumeria, prematuramente scomparsa lo scorso gennaio, con una borsa di studio e lavoro, da assegnare a un giovane studente particolarmente motivato e orientato a entrare nel settore dei profumi. La borsa, di valore pari a 10.000 euro lordi, prevede il finanziamento di un percorso, della durata di circa sei mesi, composto da una parte teorica, costituita dal corso di formazione Professione Olfatto, di Mouillettes&Co, seguita da un periodo di tirocinio in diverse realtà della filiera della profumeria: una casa essenziera, un’azienda di sviluppo e commercializzazione dei prodotti e un sito produttivo di materie prime.
Il bando verrà pubblicato il 1° dicembre 2021 e le candidature saranno aperte dal 1° gennaio al 28 febbraio 2022, a tutti gli studenti che avranno conseguito o staranno terminando un master, un titolo di specializzazione o un corso di perfezionamento in uno degli atenei o istituti dell’ambito cosmesi, moda e design individuati da Accademia del Profumo. La scelta del beneficiario della borsa avverrà attraverso due momenti: una preselezione da parte di un comitato tecnico, che sceglierà una rosa di 15 nomi, tra tutti i candidati; l’individuazione del vincitore tra i 15 preselezionati da parte della giuria tecnica, tramite colloqui individuali. Il comitato e la giuria saranno entrambi composti da professionisti ed esperti del comparto della profumeria. L’esito della selezione sarà annunciato a maggio 2022 e il vincitore potrà iniziare il percorso a partire da settembre 2022. L’istituzione di questo riconoscimento vuole essere un modo non solo per ricordare, ma anche per far continuare a vivere lo spirito creativo di Giorgia Martone, tramandando a nuovi giovani talenti i saperi e le arti di cui era un’appassionata ricercatrice.
Giorgia Martone: il Mudec le dedica una mostra
Giorgia Martone, “regina” del profumo, donna d’eccezionale carisma, talento e personalità è scomparsa prematuramente all’inizio di quest’anno. A lei, oggi Il Mudec, Museo delle Culture di Milano, dedica la mostra “Tina Modotti. Donne Messico e Libertà”, regalandole queste parole: “A Giorgia Martone, imprenditrice visionaria e anticonformista, persona che amava il bello e l’arte e con la quale abbiamo avuto il piacere di condividere molti progetti culturali; spirito fiero e gentile che per tanti versi ci ha ricordato Tina Modotti, e che come Tina ci ha lasciato troppo presto. Questa mostra è dedicata a lei”. Un grande omaggio di cui ha voluto renderci tutti partecipi la sua Famiglia – Roberto, Marzia e Ambra Martone.
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Giorgia!
Scusa “Meraviglia”: ma proprio nel tempo predisposto a crearci il volume massimo dedicato a papà Roberto, vai a impegnarti in quella sorta di isteroscopia che passerà al fato, quale ironica supponenza del destino? Scusa anche se mi nego quel Giorgia che ti fa Martone. Per chi sa, e continuerà a sapere, di una ragazza meravigliosamente quarantenne donata a tratti splendidi della vita, così acclamata “Regina” del profumo (ah! quella tua Grammatica, volume pertinente sulla scrivania di chi vuol sapere di fragranza!), quella “Regina” se ne va. Ma lascia il gioiello di se stessa, un diamante in giovinezza, in disbrigo solenne, gioioso, ironicamente sottile del suo vivere. Laurea là, oltreoceano? Intuizione al fragrante come borsa di studio regalo del destino? Passioni per il meglio, se il meglio è felicità e meditazione? Tutto e ancor di più, certo. Ma Lei, non “Regina”, è ben altro, seppur nascosto nella classe d’elezione. Potevi dialogare d’ogni: gli occhi accesi, gioire, irretire, mescolando vivamente nella grazia di un crogiolo-personalità. Basta: mi tengo, teniamoci, un po’ del tutto. Solo un po’, di quanto c’è, e sarà, di Lei. Che decide il sonno senza risveglio, per ripudio all’isteroscopia.
LabSolue: evadere…. igienizzando
Nasce da un’idea di Giorgia Martone – Co-founder insieme alla sorella Ambra di LabSolue – come risposta ad un’esigenza che sta già cambiando il nostro stile di vita e diventerà presto una gestualità quotidiana: igienizzare le mani mantenendo la pelle idratata, purificata e leggermente profumata. Dal Perfume Laboratory LabSolue, il nuovo Gel Profumato per la Pulizia delle Mani con alcol puro all’80%, igienizzante, glicerina, dalle proprietà idratanti, ed Essenza di Lavanda LabSolue che con le sue note calde, agresti e rassicuranti, esercita il suo potere purificante e rilassante conquistando i sensi e la mente. Il suo profumo infatti, si rivela un’autentica esperienza olfattiva che ci permetterà di viaggiare con l’immaginazione per ammirare e “respirare” le distese blu e viola intenso dei campi di lavanda in fiore regalano una piacevole sensazione di evasione e benessere.
Bvlgari dona gel disinfettante
Bvlgari intensifica il supporto alle autorità italiane nella lotta contro Covid-19 con un’importante donazione di gel disinfettante per le mani prodotto dal suo partner di lunga data ICR continuando così a sostenere la comunità scientifica e medica nella sua lotta contro il Coronavirus. Un mese dopo aver annunciato un’importante donazione all’ospedale Spallanzani per l’acquisto di un nuovo microscopio 3D ad alta definizione estremamente all’avanguardia e indispensabile per la ricerca, Bvlgari ha annunciato il suo ulteriore contributo allo sforzo nazionale per prevenire, combattere e debellare il Covid-19. “In quanto Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico di portata nazionale e internazionale, – afferma il Direttore Generale dello Spallanzani Marta Branca – intervenire sulla ricerca significa non solo reagire all’emergenza, ma soprattutto supportare la speranza di trovare cure e vaccini per questa infezione e per altre gravi patologie infettive. Il sostegno di Bvlgari significa avere la percezione reale di una collaborazione stabile e duratura”.
Il gioielliere romano ha deciso di produrre insieme al suo storico partner di fragranze, ICR (Industrie Cosmetiche Riunite, Lodi), diverse centinaia di migliaia di flaconi di gel disinfettante per le mani da fornire in via prioritaria a tutte le strutture mediche attraverso il coordinamento del Governo Italiano. La produzione prevede 6000 pezzi al giorno fino ad arrivare ad un totale di 200.000 pezzi in circa due mesi.
“Credo che come grande protagonista dell’economia e simbolo dell’Italia, Bvlgari abbia la responsabilità di contribuire allo sforzo nazionale per aiutare a prevenire, combattere e debellare il Covid-19. Grazie alla nostra esperienza nel campo delle fragranze, siamo stati in grado di sviluppare insieme ad ICR un “gel disinfettante” che sarà prodotto nello stabilimento di Lodi dove vengono normalmente realizzate le nostre fragranze. Consapevoli della difficile situazione che stiamo vivendo, riteniamo che sia nostro dovere contribuire con il nostro know-how e mettere a disposizione le nostre strutture di produzione”, afferma il CEO di Bvlgari Jean-Christophe Babin. Il gel disinfettante sarà distribuito in flaconi riciclabili da 75 ml attraverso i Dipartimenti preposti alla gestione dell’emergenza, coordinati dal Governo Italiano e al fine di aiutare le strutture sanitarie attualmente in prima linea nella lotta contro il virus. Bvlgari prevede di produrre centinaia di migliaia di bottiglie nei prossimi 2 mesi.
“Essere partner di Bvlgari da ormai 28 anni vuol dire per noi essere parte di una grande famiglia. E una grande famiglia non può che unire le forze in un momento così difficile per aiutare chi ha bisogno. È per noi un onore e un dovere verso l’intero Paese. Ringraziamo i nostri dipendenti che in questi giorni ci aiuteranno a produrre manualmente un prodotto essenziale per medici e infermieri, impegnati in prima linea ogni giorno senza tregua né riposo” Roberto, Ambra e Giorgia Martone ICR.
Grammaticalmente…
Mi ci vedo ancora: testa a capofitto nello spazio di un banco dopoguerra, libro scassato, trafugato tra i tanti del mercatino usati. Non ce la faccio e la condanna arriva. Il tributo è in inglese. Voce alta del teacher, del professore: fuori! cella grande, cielo aperto! Nevica, ho le scarpe di mio fratello maggiore: a lui sono piccole a me enormi, ma sono passaggi da carestia, protocollo inevitabile. Che ho fatto? Sbirciavo, anzi tentavo di sbirciare la grammatica per rendere meno disastrosa una traduzione da consegnare. Anni Cinquanta, terza media: neanche sbirciare! Se poi hai altre negatività, i numeri, la geografia, religione, il giudizio del teacher ti condanna rimandato a settembre e la tuta bleu… non te la cavi più. Possibile? Possibile. Colpa della grammatica, ingiustificabile da madre che non sa.
Ecco: il prologo è da teatrino, lo so. La verità ha sempre un baffo di sospetto e se non sei furbo, ci caschi. No, non ci sono cascato, ho continuato a frequentare, sono entrato nella cella grande a cielo aperto anche per altre grammatiche, ma quella, quella dello sbircio, mi è profondamente rimasta. Tanto che Giorgia Martone me l’ha richiamata. Non con un libro scassato: stavolta volume d’alto assemblaggio, stupendo nei colori, pagine a discriminazione capitoli con disegni mirabili, gioco di trasposizioni a genio grafico di un Michele Rocchetti a graziante cromia. Eppure, eppure è… grammatica, Grammatica del Profumo. E stavolta non c’è solo lo spazio del banco dopoguerra, ma una enciclopedia che interpreta e insegna e lo scorrere di trecento pagine diventa piacere, assuefazione a un interminabile gioco.
Una Grammatica gioco? No, il gioco sta nel concepire, nel godere di tutto ciò che non si sa, anche sulla verità nascosta dei sentori, ovunque omaggio di una natura generosa che spesso non riusciamo a capire, a gustare, a sorprenderci. Questa la Grammatica di Giorgia: un libro documento per scienziati bambini, voglia di sfogliare, anche per sorprenderci dei disegni della natura che traggono di lontano per proiettare al presente e al futuro l’elaborato giocattolo delle essenze, nomi e cognomi di un popolo di genialità che non conosciamo appieno e che solo i gran maestri (sempre attenti che non occhieggi sottobanco…) fingono di sapientemente elaborare per procurarci “la novità” che comunque faccia business.
Dovrei far nota ora, citando e gioendo del tutto delle trecento pagine: ma questo non è un volume da stelle di critica e nemmeno un romanzo sull’ignoto della natura. Qui tutto è vero come a pagina 276: c’è il “nespolo” che faceva terrore nel bottino di mie squallide merende e che poi, nell’età della supponenza, ho acquistato a capolavoro d’omonimia Ugo Nespolo. E invece: un frutto dal mirabile intento, segnalare il passaggio delle stagioni, primo al fiore in primavera, ultimo al frutto in ottobre. E un bocciolo d’ammirazione alla donna virtuosa.
Il romanzo di Giorgia
Volare spesso in quell’immensa sfera di colori e di emozioni che sta in alto, nel cielo degli amori extra lignaggio, fuori dall’opra cadenzata del mestiere, no, non basta. È volare nel sogno, captando lampi di anormalità sensitiva, poi deteriorandola di presuntuose considerazioni. Accade, mi accade. E se poi tutto s’orgoglia nell’enfasi momentanea di un evento, la sfera di lassù sembra sfaldarsi nella banalità: ammenochè un refolo improvviso, meraviglioso d’aria saccente, ne salvi l’essere e il sapere. E il refolo è questo: una creatività sul profumo, sulla magia assoluta che Suskind addirittura ha portato all’omicidio fragrante. Creatività che viene dalla sensibilità e dalla voglia di una femminilità che si lascia orgogliosamente carpire dall’oceano infinito delle emozioni e delle regole. Sensibilità femminile di Giorgia, quindi: un ramo gentile ma irrequieto, dell’albero genealogico di vanto e di tradizione dei Martone-profumo. Un ramo che s’è ancor più fiorito del tutto e del più del profumo, facendone amorevole grammatica, con l’ardore di chi può e sa classificare le cifre del sogno. “La Grammatica dei Profumi”, quindi: per essere il romanzo di una vita-natura, a stupenda, ineguagliabile cadenza enciclopedica.
Shiseido: Phygital Pop-up Store al MUDEC per il lancio dell’e-commerce
Per il lancio del suo e-commerce, Shiseido apre un Temporary Phygital Store al MUDEC di Milano. Dall’1 all’8 dicembre, al Museo delle Culture di Milano, in occasione della mostra “Impressioni d’Oriente. Arte e Collezionismo tra Europa e Giappone”, i visitatori potranno vivere una vera e propria “phygital experience” testando i prodotti e procedendo direttamente all’acquisto attraverso il nuovo e-commerce www.shiseido.it.
Per la prima volta il brand giapponese offrirà una nuova e completa esperienza d’acquisto con l’obiettivo di coniugare il mondo online e offline. Lo store sarà l’occasione per far vivere ai visitatori una nuova customer experience e far conoscere le principali linee skincare e make-up di Shiseido da un punto di vista differente. Nel Pop-up Store, inoltre, verrà esposta l’installazione vincitrice del Fab! Installation Contest realizzata dagli studenti della Domus Academy. L’opera artistica dall’animo social celebra il make-up Shiseido sposando il mecenatismo da sempre nel DNA del brand. Shiseido con Fab! al MUDEC mira a far vivere una vera e propria esperienza a 360° che celebra i sensi coniugando l’arte, la prova prodotto e la consulenza in tutte le sue forme dallo shop fisico a quello online.
È d’…Ambra l’Accademia del Profumo
Ambra Martone, meglio solo Ambra: perché andando a intrigare tra una “voce” e l’altra, scopro che “ambra” è nientemeno che… equilibrio della mente, saggezza, altruismo. Colpo grosso, genialità in Accademia del Profumo: il nuovo presidente, la nuova presidente, che mette al gentile inchino del… me ne vado, Luciano Bertinelli (dieci anni di dolce, gioiosa, effervescente autorevolezza), è la più vera, affasciante, determinata femminilità che si potesse scegliere. Un’Ambra, insomma; coagulante dell’essere e quindi del fare, come asserisce un dogma buddhistico.
Che poi sia (la dinastia d’eccellenza, vuole) figlia adorata, come sua sorella Giorgia, del patron Roberto, non fa differenza: famiglia di eletti, insomma, con Ambra che, attraverso una costante, luminosa, carriera professionale, di qua e di là dell’Atlantico, s’alza ora come totem del fare anche in questo mondo, “suo” mondo del profumo. Etiam dixit: “voglio sentire con il naso ma soprattutto con il cuore”. E io vederti, rivederti, in quella foto della nostra prima intervista (2014) con Giorgia e uno dei tre: questo Gregorio, già d’allora, il tuo piccolo imperatore.
Il comunicato ufficiale dell’Accademia del Profumo
Milano, 2 luglio 2019 – Da lunedì 1 luglio Accademia del Profumo, l’iniziativa impegnata nella promozione della cultura del profumo e nella sua valorizzazione come elemento di benessere, ha un nuovo presidente.
In 30 anni di attività – gli ultimi 10 sotto la guida di Luciano Bertinelli – Accademia del Profumo ha raggiunto importanti risultati e ampliato le collaborazioni non solo all’interno del mondo delle fragranze. Sono diverse, infatti, le contaminazioni in campo artistico e le iniziative capaci di coinvolgere i consumatori.
Luciano Bertinelli, che ha sempre lavorato nel mondo del lusso con numerose esperienze a livello internazionale, prima in Bulgari e Bulgari Parfums e poi in Salvatore Ferragamo fino all’attuale incarico di amministratore delegato di Ferragamo Parfums (azienda nella quale è entrato nel 2002), passa il testimone ad Ambra Martone. La Commissione Direttiva di Accademia del Profumo del 1 luglio 2019 ha eletto all’unanimità Ambra Martone presidente dell’iniziativa per il triennio 2019-2022.
Laureata con lode in Economia presso l’Università Bocconi di Milano, dal 2005 al 2008 è in Firmenich a New York. Approfondisce poi la sua formazione nella filiera della profumeria a Ginevra nella sede centrale di Procter & Gamble. Dal 2014 affianca il padre Roberto e la sorella Giorgia nella conduzione di ICR Industrie Cosmetiche Riunite, azienda leader in sviluppo, produzione e logistica di fragranze e cosmetici selettivi che oggi impiega circa 600 addetti e produce oltre 85 milioni di pezzi l’anno.
«Ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata. Quello di presidente di Accademia del Profumo – commenta Martone – è un incarico che assumo con immenso entusiasmo e impegno. Ho il profumo nel nome, nel cuore e nel DNA: arte e mestiere della mia famiglia da tre generazioni. Oltre alla lodevole missione di questa istituzione che condivido da sempre e al prestigio che possiede nel nostro settore, Accademia ha per me un profondo valore affettivo: tanti bei ricordi della mia infanzia sono legati al Premio, come gli scatoloni dei profumi finalisti che mio padre portava a casa da scoprire. L’opportunità che ho ora di condurre in prima linea lo sviluppo di questa meravigliosa iniziativa è per me un vero piacere e un grande onore».
Era il 20 aprile del 2009 quando Luciano Bertinelli assumeva a sua volta l’incarico di presidente di Accademia del Profumo. «Sono particolarmente emozionato per la chiusura di questa fase della mia partecipazione alla vita associativa. Spero di lasciare ad Ambra una eredità importante e variegata – fa sapere Bertinelli – con l’auspicio di rafforzare quanto fatto fino ad ora e di consolidare un programma che saprà tenersi al passo coi tempi».
«La mia visione per il futuro di Accademia del Profumo – chiude Martone – è di portarla ad eccellere, creando sempre più valore e qualità. Le sfide sono quelle di enfatizzarne l’attrattiva a 360° – dal consumatore alla filiera alle istituzioni – iniettando glamour ed energia e di accrescerne l’autorevolezza, coinvolgendo e rappresentando concretamente tutto il settore dell’attuale profumeria italiana».
Il mondo Martone stra-ingigantisce
ICR, azienda leader nel settore della profumeria selettiva per produzione di profumi e cosmetici, espande i propri confini. L’inaugurazione ufficiale, ieri, alla presenza del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Fondata nel 1975 da Roberto Martone, ICR si avvale così di un nuovo polo produttivo di 10.000 mq. che si affianca ai precedenti 42.000 mq, testimoni di un’azienda in costante crescita.
Il Premier ha visitato l’intero complesso, produttivo e logistico, apprezzando la forza imprenditoriale di un’azienda italiana che investe costantemente in tecnologia e ricerca, creando produttività e nuovi posti di lavoro.
“ICR e la Famiglia Martone – ha affermato il Presidente del Consiglio – ci dimostra che il coraggio dell’impresa familiare può stare anche nella competizione dei mercati globali, basta investire, innovare, scommettere sulle qualità del territorio e del capitale umano con il quale si lavora. Dobbiamo sempre dire grazie al lavoro – ha continuato il Premier – e alle persone che in questa fabbrica contribuiscono concretamente alla realizzazione di prodotti che rendono l’Italia famosa nel mondo.”
“Sono felice e onorato – ha soggiunto Roberto Martone Presidente ICR – della visita del Premier Paolo Gentiloni. La sua presenza e le sue parole sono ulteriore stimolo per perseguire la grande sfida che stiamo affrontando con questo nuovo investimento.”
Una scelta imprenditoriale, quella di ICR, che pone la qualità come condizione indispensabile per la realizzazione di ogni progetto e risponde ad un mercato internazionale sempre più esigente esaltando il prezioso valore del Made in Italy, espressione di eccellenza e creatività.
“L’attenzione al dettaglio, soprattutto in una produzione industriale, è sinonimo di qualità – ha commentato Martone – Da sempre la nostra azienda coniuga il saper fare artigianale con la ricerca e l’innovazione per offrire e garantire costantemente i più elevati standard produttivi.”
Un investimento lungimirante quindi, che darà una forte spinta produttiva all’azienda integrandosi all’ambiente preesistente e circostante nell’assoluto rispetto dell’ecosistema e del benessere dei propri collaboratori.
Il progetto prevede una nuova Area Produttiva per la profumeria non alcolica, la razionalizzazione e l’automazione dell’attuale stabilimento per la produzione esclusivamente alcolica, un Magazzino, i relativi piazzali, un nuovo svincolo di accesso, un parcheggio esterno ed un eliporto a disposizione dell’Ospedale di Lodi e di tutto il territorio per garantire velocità e immediatezza di intervento.
La struttura attuale ospita due nuove realtà: ICR Lab, una divisione concepita per disegnare e sviluppare nuovi prodotti Made in Italy, qualitativi e sofisticati per essere ogni giorno ispirati dal mondo del profumo e delle emozioni ed un Atelier Produttivo, per “i profumi su misura” con macchinari dedicati alla personalizzazione del packaging. Progetti – voluti da Giorgia e Ambra, esponenti della terza generazione della famiglia Martone – dove la passione e il pensiero innovativo creano l’eccellenza.
L’ampliamento ha permesso di duplicare la superficie del Laboratorio Ricerca e Sviluppo, cuore pulsante di ICR, dove la continua ricerca di formule innovative e l’ideazione di sistemi di ingegnerizzazione garantiscono la qualità del prodotto finale.
I nuovi edifici sono stati concepiti e costruiti grazie all’utilizzo di tecnologie innovative e di materiali a basso impatto ambientale seguendo le ultime normative in materia di risparmio energetico nel rispetto dei criteri di sostenibilità. L’attenzione dell’azienda al benessere dei propri collaboratori garantisce inoltre la massima qualità dell’ambiente interno, la sicurezza e il comfort dei luoghi di lavoro.
In previsione di questo importante ampliamento, nel settembre 2015, sono state assunte a tempo indeterminato 205 persone nel reparto produzione e confezionamento portando ICR ad un organico di 500 dipendenti diretti e 100 indiretti, una realtà importante per tutta la zona del lodigiano.
Per ICR si apre una nuova sfida, espressione della dinamicità di una impresa familiare diventata negli anni punto di riferimento dell’alta profumeria in Italia. ICR Industrie Cosmetiche Riunite è infatti da oltre 40 anni azienda leader nel settore della profumeria selettiva per la produzione di profumi e cosmetici per alcune delle più prestigiose aziende italiane e internazionali.
La sede a Lodi, 20 km a sud di Milano. Comprende un moderno laboratorio di ricerca e sviluppo, stabilimenti tecnologicamente avanzati per la produzione e confezionamento di prodotti alcolici e cosmetici, capienti magazzini automatizzati ed uffici.
ICR si distingue per la capacità di presidiare l’intera catena del valore fornendo internamente il completo processo di produzione e logistica, dalla formulazione del prodotto e sviluppo del packaging alla produzione industriale e distribuzione mondiale, essendo in grado di offrire la totalità del servizio o specifiche attività secondo le singole necessità.
L’azienda fornisce il più elevato livello di flessibilità e personalizzazione, soddisfacendo le richieste più esigenti in termini di formulazione e confezionamento, utilizzando le migliori materie prime, impiegando le tecnologie più avanzate ed eseguendo i controlli più severi per garantire la perfezione assoluta dei propri prodotti.
Promuove qualità e innovazione. Questi sono i segni distintivi che fanno di ICR il partner industriale preferito, primo in Italia, nel settore della profumeria selettiva.
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