“Quando ero piccolo, mia madre aveva un negozio di profumi. Ero solito nascondermi tra gli scaffali del magazzino e su questi scaffali qualcosa di straordinario accadeva. Ero in uno specifico posto ma ero ovunque. È qui, in questo luogo dell’immaginario, che ho sviluppato la mia creatività… Starck Paris è un’esplorazione attraverso l’inconscio. Una bella avventura che inizia con quei sogni di bambino che cercano una fuga”. E ancora: “Lavorare l’intangibile, esplorare l’astratto, rendere visibile l’invisibile, far vibrare l’aria, creare magiche unioni, essere immersi nella poesia. Questo è a quanto aspiro attraverso i profumi”. Così Philppe Starck, grande designer di fama internazionale, ha presentato a La Rinascente di Milano, la sua nuova collezione di fragranze (commecializzata da Luxury Lab Cosmetics e in vendita a La Rinascente e in alcune profumerie selettive tra cui Mazzolari, sempre di Milano).

Tre i jus, autentici poemi olfattivi, nati dall’incontro tra il Romantico (Philippe Starck) e gli Scientifici (i nasi), tre mastri-profumieri, che hanno trascritto in… profumo, sovvertendo le norme e riconfigurando il panorama olfattivo, un dialogo con il designer. Ogni Peau – (P)eau – racchiude in sè mistero, stupore e d’eccitazione per il non conosciuto. Dominique Ropion ha lavorato sull’inaspettato per Peau de Soie; Daphné Bugey, su istinto, ispirazione e curiosità per Peau de Pierre; e Annick Ménardo sul mistero e sull’intangibile per Peau d’Ailleurs. Così, Peau de Soie è un paradosso, dove la femminilità si avvolge attorno al cuore di un uomo. Un profumo che cerca di rivelare questo punto di contatto esprimendo la realtà misteriosa della donna, con le materie prime ancestrali e moderne, mix equilibrato di note animali, legnose e vegetali. Peau de Pierre è un profumo maschile che rivela nel cuore la parte femminile dell’uomo con sentori di pietre minerali è un’intensità legnosa quasi affumicata. Peau D’ailleurs, è indefinibile, inafferrabile. È un’evasione verso il territorio della non-materia dalla presenza minerale, ambrata, muschiata e legnosa in cui gli accordi non si rivelano che alla fine di un lungo viaggio.