È come assaporarlo più che ammirarlo nel suo fondale di purezza-natura. Non è solo colore, ma poesia di facciata che incorpora la visione patriarcale di un “creato” immenso, imponente di blu, abbracciante di verde, agghiacciante di bianco. Montblanc è questo: lo specchio, il racconto, il fruscio sottile dell’avventura.
Il fruscio di una punta sottile che scrive la vetta sublime del Bianco e ti ammalia rapendoti per la quiete di un lago, per l’ardore di una vetta, per l’impossibile del cielo. E Montblanc l’ha sentito e capito, subito coinvolgendoti nel silenzio di sei punte candide che fanno vertice, così come per natura anche, e quanto mai, per qualità che seduce ad ogni tocco di ingegno. Basta solo una penna con il cappuccio toccato di gentilezza per il bianco a sei candide direzioni, per “sentire” che Montblanc continua, che il suo Explorer non si ferma sulla vetta, che l’avventura cui ha dato blasone non lascia tregua. Come questo Ultra Blue che prende il passo in scrittura, a cominciare di lontano per segnare e diffondere una fragranza che non tradisce un magnifico legame con la natura. Montblanc icona per tutto ciò che vanta la sua artigianalità. Basta possedere una penna con in cima il bianco cerchio stellato: il nero di sostegno è per una mano che sappia sognare il Monte Bianco, il Montblanc…