Innovazione, sviluppo e sguardo al futuro sono stati i focus della Virtual Arena di upskilling dei NaïmaLoggers il 25 ottobre, secondo appuntamento dell’anno per la loro formazione. “Ancora una volta abbiamo deciso di andare oltre: i nostri NaïmaLoggers, dopo un percorso di 4 anni che li ha visti protagonisti sui social, sono pronti per una nuova sfida per coinvolgere l’omnicustomer con le live e Tik Tok: un social destinato a diventare un riferimento nel mondo beauty sia da un punto di vista quantitativo, con oltre 13 milioni di utenti unici in Italia, che qualitativo, per il fatto di essere immediato, diretto e trasversale, il 45% degli utenti è over 25” dichiara Fabio Lo Prato, Managing Director Naïma.
Un progetto di e-learning realizzato in partnership con L’Oreal Luxe interamente digitale che ha visto partecipare oltre 300 NaïmaLoggers connessi in diretta live da tutta Italia per fare un ulteriore passo avanti verso l’engagement e la satisfaction dell’omnicustomer, con al centro l’innovazione skincare dei brand partner dell’evento: Lancôme, Biotherm e Helena Rubinstein. A condurre la serata Martina Luchena, beauty influencer da 700k follower e una sua beauty community, Luciana Caramia, beauty coach, e Eliana Salvi, esperta di Tik Tok che ha introdotto i NaïmaLoggers a questo nuovo social trasversale tra le diverse generazioni. Le esperte si sono confrontate insieme alle trainer di Lancôme e Biotherm-Helena Rubinstein: Veronica Bignamini e Laura Montelatici.
Durante la formazione i NaïmaLoggers hanno potuto non solo ascoltare gli esperti parlare, ma hanno visto come realizzare concretamente live e video coinvolgenti utilizzando un linguaggio corretto per i diversi canali in modo da ingaggiare un pubblico di consumatori sempre più ampio riuscendo così a fidelizzarlo con consigli e beauty tips. “La duplice attività di upskilling, con focus sulle live di Instagram e i video Tik Tok, è per noi strategica perchè ci permetterà di coinvolgere, attraverso i NaïmaLoggers, con un modello 360°, sempre di più l’omnicustomer aumentando il trust sul brand”, puntualizza ancora Fabio Lo Prato.