Racchiusi dall’iconico teddy bear del brand, sapiente alchimia di ironia ed eleganza, per lei, Moschino Toy 2, fiorito, legnoso e musk, e per lui, Moschino Toy Boy, speziato, boisé e ambrato.
Moschino Toy 2 e Toy Boy
Dopo le immagini e il video in anteprima, ora Vi sveliamo il film integrale dell’advertising del nuovo profumo maschile Moschino: Toy Boy, prima fragranza firmata da Jeremy Scott. Per packaging l’iconico orsetto di Moschino e come ambassador Jhona Burjack.
Questo signore in tutto smoking, che pur passeggia brioso nelle spire del web, ogni volta che di… persona s’erge dritto come un fuso (il Giusti mi perdoni…) sull’ala destra del mio tavolo a tasti, mi guarda sfidandomi a capire che lui non è un Toy Boy come l’ha voluto l’entourage di Moschino in geniale combine con lo Sgariboldi d’EuroItalia. È semmai, lui mi dice, l’espressione viva di un uomo che veste di gioiosità ironica il suo senso d’essere. E cioè: forza sottile, intelligenza, immediatezza d’alterigia, che tanto ti prendono e stenti a credere che dentro quel vetro nero di mirabile design, ci voglia essere, ci sia, una fragranza di innegabile rispetto. Ed è allora, all’ennesimo incrocio dei nostri sguardi, il mio nebbioso, il suo sfavillante di purezza vitrea, che mi convinco; anche per quel “manifesto” che Euroitalia così esprime:
“Toy Boy è un divertente gioco di codici senza limiti alla ricerca della rivalutazione e della liberazione. Un bacio intenso che riflette l’energia e la forza dell’uomo Moschino contemporaneo ma che si scioglie quando incontra il tenero abbraccio del suo jus”.
Ho lasciato il maiuscolo perché compete; perché l’esige questa creatura nata simbolo, sin dall’apparire ovunque e che ora mi pregio d’averla in copertina, noi davvero tifosi di Toy Boy, quasi fosse, al di là della sua intelligente e divertente ironia, un piccolo goleador di calcio elitario. E ancora beatamente mi sorprendo che quel flacone che ha il pregio di una straordinaria esecuzione, contenga il gioco di ingredienti al di là dell’ovvio, tutti a comporre, non una piramide olfattiva, ma un puzzle a cromia invitante, quasi un piano su cui Toy Boy può adagiare la sua eccezionalità.
Chi per enfatizzare questo eroe della profumeria Euroitalica? Un testimonial davvero boy, il ragazzo Jhona Buriack (alto 186 cm) che l’obiettivo di Giampaolo Sgura a guida Jeremy Scott (insieme a Jhona nella foto a fianco), ha reso d’ironia palpabile, anche per quello sguardo che ripete lo stesso di Toy. Ripeto: non solo giocattolo, tutt’altro che giocattolo….
Dopo le immagini in anteprima ora vi sveliamo il video advertising del nuovo profumo maschile Moschino: Toy Boy, prima fragranza firmata da Jeremy Scott. Per packaging l’iconico orsetto di Moschino e come ambassador Jhona Burjack.
Non è un giocattolo, non è un ragazzo, è un uomo con il suo essere straordinario. Jhona Burjack lo personifica: ma è creatura di EuroItalia in Moschino, rara nel concetto, superba nel jus, entro un flacone capolavoro. Cosa di più?
Toy Boy è un divertente gioco di codici senza limiti alla ricerca della rivalutazione e della liberazione. un bacio intenso che riflette l’energia e la forza dell’uomo moschino contemporaneo ma che si scioglie quando incontra il tenero abbraccio del suo jus.
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