Coffret Dylan Blue Femme: pouch con Eau de Parfum 100 ml e 10 ml.
Versace
Versace ha declinato in sublime l’orgoglio Dylan Blue: questa è Turquoise. “Dylan Turquoise è un inno alla sensualità della donna Versace” afferma Donatella Versace.
Chi ne fa orgogliosa… testimonianza? Hailey Bieber su una magnifica spiaggia. Situazioni di gruppo, momenti intimi dentro e fuori dall’acqua. Illustrare il glamour in sensualità leggera, trasformando il familiare in nuovo, l’ordinario in straordinario e la spiaggia in un mondo Versace. Ho copiato. Il film director Gordon Von Steiner mi perdoni e pure il fotografo Harley Weir e l’art director Kevin Tekinel.
Forte esplosiva di luce il limone primofiore che apre… le danze e si accompagna al mandarino di Sicilia: così la “testa” resa ancor più frizzante dal pepe rosa olfattivamente molto vicino alle bacche rosse. E il “cuore”? Una esaltazione che viene dalla freschezza del guava affiancata a petali di gelsomino. Poi il “profondo” fiorisce con l’essenza di fresia. Ma la sensualità del Dylan Turquoise sta nei legni moderni. Il Clearwood® associa sensibilità ambrata a carattere legnoso. Molecola originale, davvero prima nata dalla biotecnologia così rappresentando un ingrediente naturale esclusivo. Associata a un cocktail di legni vibranti e al muschio bianco, conferisce assoluta modernità.
Versace ha declinato in sublime l’orgoglio Dylan Blue: questa è Turquoise. Non solo una fragranza, ma un volo poetico sul mare delle meraviglie. Una fuga verso isole lontane, suggerisce Donatella Versace nel suo prologo, con il quale condensa la dolce immagine di un profumo che regala immediata felicità dal cuore della natura. In quota EuroItalia.
Continua con animosità sottile Donatella: “…isole lontane dove l’azzurro del cielo incontra acque cristalline e la brezza marina accarezza la pelle risvegliando i sensi e rigenerando l’animo…”.
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Basterebbe, ma il genio Versace ne ha ancora per definire il gioiello che firma: “… una fragranza che profuma di sole caldo e di giornate estive”. Per poi concludere: “Dylan Turquoise è un inno alla sensualità della donna Versace”.
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Chi ne fa orgogliosa… testimonianza? Hailey Bieber su una magnifica spiaggia. Situazioni di gruppo, momenti intimi dentro e fuori dall’acqua. Illustrare il glamour in sensualità leggera, trasformando il familiare in nuovo, l’ordinario in straordinario e la spiaggia in un mondo Versace. Ho copiato. Il film director Gordon Von Steiner mi perdoni e pure il fotografo Harley Weir e l’art director Kevin Tekinel.
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di Luciano Parisini
Nell’immensità di EuroItalia, come nel cielo d’infiniti mondi, s’è acceso l’astro del “nuovo” che sa “esplodere” d’eminenza antica: questo è “Atelier Versace” un tocco di sapienza-tradizione tramandata dal fulgore materno di Gianni e Donatella, alimentato dalla più viva, immaginifica, sartorialità. Sei perfezioni di fragranza elitaria, avvolte dalla freschezza, dal floreale, dal legnoso, le proverbialità autentiche del profumo. Una collana a profonda intensità, tra scienza e passione, creature ad accordo coinvolgente, come note di una partitura senza un graffio di stono.
Cédrat de Diamante, Eclat de Rose, Jasmin au Soleil, Figue Blanche, Santal Boisé, Vanille Rouge: sembra di suonarle, a tasti di un pianoforte che viene dal potere creativo di EuroItalia, pardon: di Atelier Versace. Sei partiture, certo: ciascuna con un corredo di creatività coinvolgente che non ha precedenti.
Flaconi, nomenclature d’elementi, geniali parfumeur, video d’estrosità: il tutto di un “Atelier Versace” coinvolto da teatralità “dietro le quinte” con sarti e ricamatrici e un tocco d’antichità futura: obiettivo Richard Avedon 1981.
Come sei a vita vera: che si battono l’un l’altra sul cristallo della mia scrivania. Che adesso suona…
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