Vero: sono passati trent’anni, sei lustri di fioritura con qualche petalo che sembrava distogliersi da una corolla soffiata da brezza negligente. Qualche alto e basso si è sempre detto in loggione; ma per rafforzare la convinzione, il piacere, ecco un parterre sempre più d’immagine. E dell’immagine faccio… conduttura al pensiero che si affaccia al presente: l’altra notte, sontuosità di un tempio massimo a Milano.
“Conduttura” che vuole ritorno storico: al vespro annuale di Palazzo Albergati, altro tempio della sontuosità, fianco Bologna. Grandeur massima allora, per l’opera di un Florio Terenzi, gran Messere di quell’Unipro (ora Cosmetica Italia) strettamente legato alla tradizione di un nugolo di Principi d’azienda che regnava a vago apprezzamento di quel vassallo chiamato Fenapro – Federprofumieri. E quindi Unipro che voleva e non voleva e che Terenzi, giovane d’impeto e di saggezza, nonchè di provata genialità, pretendeva, invece, il gran salto a mio… dovuto dispetto, per la prima del “mio” Premio Internazionale marcato d’altisonante Allure.
“Dovuto dispetto” subito patteggiato a vantaggio, si disse, di quell’allora pubblicazione a miei fragranti propositi. Fu quindi la prima “vera” Accademia: come gioiello a cesellarsi: fioritura non accarezzata da brezza ma sospita da vento profondo. E dunque: trasmissione RAI in prima serata, nell’anno in cui prorompevano in Italia i Mondiali di Calcio a fase finale, cantati da una indimenticabile sonorità di Gianna Nannini. RAI con un “Fantozzi” favoloso, in splendore Paolo Villaggio, parterre e palchi da mise capogiro, invitati eccellenti anche da Oltre Oceano voluti da John Ledes, affiancati da Annette Green – direttrice dei FiFi Awards di New York – generosa amica di Allure, già in pompa magna sul palcoscenico del Metropolitan, a presentazione di una cerimonia “immensamente” grande.
Poi, poi… quella “conduttura” che mi guida, dovette annotarsi un divenire di piccole-grandi distrazioni: con il dio denaro a far bizze e un sontuoso declino come gigante a testa bassa. Eppure il vento d’intralcio s’acchetò e lentamente vennero gli anni del progredire, dei sistemi nuovi di conduzione Accademia, di location tolta da Bologna per trovare maggior prestigio a Milano, di Presidenti seppur a lieve proposizione, sinchè un giovane giocatore di prestigi-business passò alle redini e la mia “conduttura” registrò progressi, molti progressi.
Accademia del Profumo diventò davvero Accademia; e ci fu zampino d’alto lignaggio, e qualche soldo in più. Come doveva succedere, perché dall’indifferenza o quasi, dopo l’impeto di Bologna, si cercò di… fiorire nuovo fiore; e una dedicata esaltazione al senso del profumo, avvenne. Crebbe il sistema di votazione, salì la quota dei voti, raggiunse cifre impensabili e il Premio fu ed è… Premio.
Lunghi anni di meravigliosa passione, Luciano Bertinelli-timoniere (dopo intelligenza di Roberto Martone); e convivio, oltre che festa di assegnazione premi, con alone d’assennato splendore. L’altra notte, insomma: a centinaia di invitati d’eccellenza per una messinscena d’autore, per un parterre che ha fatto sensazione, emozione, ingentilito da vera, compiaciuta partecipazione.
#premioaccademiadelprofumo2019
Ecco: così ho cantato il Trentennale che ho visto nascere e maturare, così vale questa elegia alla dea fragrantia, affinchè il suo Olimpo non cada in discussione. Gli dei del prezzolatino diniego, meglio tacciano e ammirino. Il profumo è avvenire, sempre. E non per antipatia opportunistica a conti in tasca e fuori…
Di seguito tutti i premi e i premiati 👇
PROFUMO DELL’ANNO
Sì Passione Giorgio Armani
Dior Sauvage Eau de Parfum
CREAZIONE OLFATTIVA
Tiffany & Co. EdP Intense

Luciano Bertinelli, Filippa Lagerbäck, Thomas Lévy, Giuseppina Violante, Daniela (Roche) Andrier e Giorgia Surina.
Tom Ford Ombré Leather

Luciano Bertinelli, Filippa Lagerbäck, Moira D’Agostino, Sonia Constant, Nicola Roma, Giorgia Surina e Edoardo Bernardi.
PACKAGING
Nomade Chloé
Y Eau de Parfum Yves Saint Laurent
COMUNICAZIONE
L’Interdit Givenchy
Paco Rabanne Pure XS
MADE IN ITALY
Acqua di Parma Chinotto di Liguria
Acqua di Parma Sandalo
COLLEZIONE ESCLUSIVA GRANDE MARCA
Salvatore Ferragamo Tuscan Creations Rinascimento
PROFUMERIA ARTISTICA
Clive Christian Noble Collection XX Art Nouveau Papyrus
Premio speciale a François DemaChy per Joy by Dior

È il momento del premio speciale al maestro profumiere François Demachy per Joy by Dior, insignito del riconoscimento al creatore del profumo che, nel 2018, ha ottenuto i migliori risultati di vendita nei primi sei mesi dal lancio sul mercato italiano. Nella foto: Giorgia Surina e Giuseppe Oltolini, che riceve il premio assegnato a François Demachy. Assiste Luciano Bertinelli.
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